Dott.
Stefano Maffina

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

Svolgo la libera professione presso il mio studio privato di Gardone Val Trompia dove seguo adulti e adolescenti.

chi sono

Stefano Maffina, ho conseguito la laurea magistrale nel 2016 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia.

Nel 2018 mi sono abilitato all'esercizio della professione di psicologo presso l'Ordine degli psicologi della Lombardia (n. 20469),

Mi sono specializzato come Psicoterapeuta cognitivo comportamentale presso la scuola “AcaBS-Accademy of behavioural science” di Brescia.

di cosa mi occupo?

Fornisco sostegno psicologico a supporto della persona in situazioni di vita specifiche.

Il percorso è utile per uscire da un momento di crisi, migliorare l'autostima e il senso di possibilità, attivare soluzioni per modificare la situazione, accettare il cambiamento per poter trovare un nuovo modo di vivere al meglio la propria vita.

Il metodo

Utilizzo la terapia cognitivo-comportamentale

E' considerato uno dei piu’ efficaci metodi di trattamento dei disturbi psicologici. Si basa sul presupposto che vi sia una correlazione tra pensieri, emozioni e comportamenti.

la terapia

La terapia in sei punti.

1. Pratica e concreta

Le sedute della terapia sono strutturate e mirano a fornire strumenti e strategie efficaci e concrete per far fronte alle problematiche che affliggono la vita paziente.

2. Pedagogica

La terapia mira ad insegnare al paziente ad essere il terapeuta di sé stesso, concentrandosi sulla prevenzione delle ricadute e fornendo al paziente gli strumenti per allenarsi fuori dallo studio del terapeuta.

3. Centrata sul qui ed ora

Il trattamento, nella maggior parte dei casi, comporta una forte concentrazione sui problemi attuali e sulle specifiche situazioni dolorose. Iniziando con un esame dei problemi nel qui ed ora, l’attenzione della terapia può spostarsi sul passato, andando ad esaminare assieme tutte le componenti di vita.

4. A breve termine

La terapia mira ad essere limitata nel tempo, attraverso un lavoro di remissione del disturbo e di sollievo dai sintomi invalidanti.

5. Orientata allo scopo

Il paziente, durante le prime sedute, elenca i problemi di cui vuole trattare e assieme al terapeuta si fissano obiettivi specifici, per avere una visione condivisa dello scopo della terapia.

6. Attiva e collaborativa

La terapia è come un lavoro di gruppo, tra terapeuta e paziente, i quali decidono insieme su cosa lavorare in ogni seduta, quanto frequentemente incontrarsi e cosa il paziente può fare da solo, attivamente, tra una seduta e l’altra fuori dallo studio.

FAQ

Quando puo' essere utile rivolgersi ad uno psicologo?

Ci sono diversi motivi per cui una persona decide di rivolgersi ad uno psicologo. Una consulenza o un supporto psicologico possono essere utili per superare una crisi temporanea, per favorire una crescita interiore personale, per orientare nelle scelte, per raggiungere una maggiore e migliore consapevolezza di sé, degli altri e del proprio contesto familiare, sociale, lavorativo o scolastico. Un qualsiasi mutamento o evento nella propria esistenza può rivelarsi di difficile elaborazione e superamento. Ed è qui che la consulenza psicologica può risultare un benefico supporto ed un aiuto positivo, guidando la persona attraverso il disagio interno fino alla sua attenuazione e scomparsa. Rivolgersi allo psicologo può essere utile per creare uno spazio diverso da quelli abituali della vita di tutti i giorni, dove confidarsi e confrontarsi e può diventare un nuovo punto di riferimento.

Se chiedo aiuto significa che sono debole e non posso farcela da solo?

È capitato a tutti di attraversare un momento difficile in cui si ha la sensazione di non farcela. In questi momenti chiedere aiuto, oltre ad essere un atto di responsabilità verso sé stessi, può aiutare ad attutire le diverse emozioni negative che si possono sperimentare in momenti bui della propria vita, come vergogna, insicurezza e sensi di colpa. Consultare uno psicologo quando si vive un disagio o si riconosce di avere problema è un atto di coraggio. Accettare l'aiuto di un professionista è segno di grande maturità e di determinazione verso un cambiamento costruttivo, è il primo passo per poter stare meglio. Come trovare il modo di sentirsi forti quando chiediamo aiuto? Crea dentro di te uno spazio in cui poterti aprire all’accettazione dell’aver bisogno di aiuto in modo tale da poterlo ricevere e ottenere: non otterrai ciò che vuoi se non chiedi. Cosa te lo impedisce? Se il pensiero di chiedere aiuto ti fa sentire a disagio, pensa a cosa vuoi ottenere veramente, potresti concretamente conseguire una prospettiva diversa e ridurre i problemi. Chiedere un supporto giusto al momento giusto porta ad un risultato migliore.

Perche' proprio lo psicologo e non altre persone?

La presenza di persone care, di cui ci fidiamo e che ci comprendono, è di estremo conforto per ognuno di noi. Parlare con amici o familiari, infatti, può alleggerire dubbi o aiutare a placare il malessere di alcuni momenti, ma difficilmente potrà aiutarci se ci sono problemi più radicati. Lo psicologo non fornisce consigli, è un professionista formato che aiuta il paziente a sviluppare un punto di vista diverso, fornendogli strumenti grazie ai quali è possibile attuare un cambiamento, permettendogli di costruire una visione del mondo e di sé più incline con la realtà, con lo scopo di raggiungere uno stato maggior benessere. Consente di divenire consapevoli dei propri schemi di pensiero e comportamento e di comprendere come si siano sviluppati nel corso della nostra esistenza. Lo psicologo accompagna il paziente alla radice del problema e insieme a lui lo affronta.

Il cambiamento e' davvero possibile?

La terapia richiede molto impegno e quindi bisogna essere motivati per raggiungere i risultati concordati. Attraverso una collaborazione attiva con il terapeuta all’interno dello studio, il paziente sarà in grado di applicare nella quotidianità le tecniche e gli strumenti fornitigli durante le sedute, per raggiungere i propri obiettivi di vita. Con la terapia cognitivo-comportamentale il paziente viene guidato nella modificazione dei processi di pensiero disfunzionali, che mantengono la sofferenza, proponendo modalità di pensiero più adeguate e coerenti con la realtà. Il paziente svilupperà strategie comportamentali funzionali rispetto agli obiettivi che vengono definiti. Il cambiamento è possibile grazie alla motivazione e al lavoro su di sé.

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